Le atmosfere del leggendario club newyorkese del jazz saranno protagoniste del concerto “Una sera al Cotton Club”, con un repertorio di grandi classici della musica swing che ha dettato i nuovi ritmi dell’epoca moderna.
Inaugurato per la prima volta ad Harlem nel 1920, il Cotton Club divenne un punto di riferimento della musica soprattutto dal 1922 al 1935 sotto la gestione di Owney Madden, un gangster che in pieno periodo di proibizionismo seppe accendere le notti di New York intrattenendo un pubblico desideroso di stravolgere ogni regola, compresa quella del costume. Ellington, con la sua orchestra, divenne ben presto il personaggio di spicco di questo periodo e, grazie alla diffusione dei suoi spettacoli tramite la radio, portò la sua musica e la sua band fuori dai confini della città ottenendo successo in tutto il mondo.
La cosiddetta “Swing Era” fu rivoluzionaria non solo nei costumi ma anche nella tecnica canora: grazie al gioco sapiente di anticipi, ritardi e spostamenti di accento, infatti, lo swing ha proposto nuovi modelli di interpretazione vocale dei brani in cui il canto e il ritmo diventano un tutt’uno rappresentando una fonte di ispirazione per tutti gli interpreti delle epoche successive.
La tecnica vocale, in alcuni casi sopraffina, non serve a ricercare la perfezione formale (come nel canto classico), ma risulta funzionale alla ricerca del sound, ovvero del timbro, quel personale colore che distingue una voce da un’altra rendendola assolutamente inconfondibile, dotata di un carattere personalissimo e “confidenziale”.
Il progetto Una sera al Cotton Club presentato da OsmannGold propone per questo, un concerto spettacolo in cui la cantante arricchisce il repertorio dell’orchestra contribuendo a ricreare le atmosfere musicali tipiche dei famosi club di quel periodo dominate da musica, malavita, whiskey a fiumi ma, soprattutto, cantanti famosissime e fatali.